Chiusura dell'anno sociale
Data inizio: | 26-06-2017 | Ora inizio: | 20:00 |
Luogo: | Adriatic Golf Club - Milano Marittima | Tipologia: | Meeting |
Meeting 17 del 26.06.2017
“Chiusura dell’anno sociale”
Adriatic Golf Club – Milano Marittima
La serata di chiusura dell’anno sociale 2016/17 del nostro Club si è svolta nei locali dell’Adriatic Golf Club di Milano Marittima con la partecipazione di sessanta Soci con i relativi Ospiti; erano presenti, inoltre, quali graditissimi Ospiti del Club, il Prefetto di Ravenna dott. Francesco Russo, il secondo Vice Governatore Distrettuale, Maurizio Berlati e numerose altre Autorità Civili, Militari e Lionistiche.
Nel corso della serata è stato presentato il nuovo Socio, Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità Portuale, del quale il Socio Presentatore, Salvatore Voce, ha tracciato il profilo umano e professionale, largamente applaudito da parte di tutti i partecipanti.
E’ stato conferito, inoltre, il riconoscimento della Melvin Jones Fellowship a Salvatore Giardina per aver aiutato il Club a riportare di attualità il sostegno ai giovani talenti musicali, fornendo un aiuto, quest’anno, ad un giovane pianista israeliano, Adi Neuhaus, ed a Salvatore Voce, Primario di Urologia presso l’Ospedale di Ravenna, per gli alti meriti dimostrati in tanti anni di militanza nel nostro Club e, in particolare, per aver organizzato alcuni mesi fa un service scientifico e divulgativo che ha riscosso un grande apprezzamento da parte della Cittadinanza.
La Melvin Jones Fellowship, come ben sappiamo, è il più alto riconoscimento del Lions Club International che testimonia l’attuazione da parte di chi la riceve dei principi e degli ideali del Lionismo tracciati nel 1917 dal suo Fondatore, Melvin Jones.
Al posto di una relazione verbale sull’attività svolta nel corso dell’anno sociale, il Presidente Mario Boccaccini ha preferito presentare un filmato con il quale, oltre agli eventi più salienti, sono stati evidenziati i tanti interventi effettuati dal Club in campo sociale, in particolare a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso autunno, di una persona non vedente alla quale è stato donato un cane guida in collaborazione con altri due Club Lions della nostra Città, ed a favore della diffusione della cultura musicale nelle scuole e tra i giovani: complessivamente sono stati realizzati service per oltre 30 mila euro.
Anche nell’anno sociale 2016/17 è continuato l’impegno del Club per la crescita associativa che si è concretizzato nell’ammissione di 18 nuovi Soci.
A conclusione della serata, il Presidente entrante, Felice Samorè, ha ringraziato i Soci per averlo scelto per questo incarico ed ha tracciato, molto sinteticamente, le linee guida della sua Presidenza, sempre nel segno della continuità.
Dopo il tradizionale scambio del “martelletto” tra il Presidente uscente, Mario Boccaccini, ed il Presidente entrante, che si sono reciprocamente applicati all’occhiello il pin che li contraddistingue come Past Presidente e come Presidente, e dopo lo scambio dei fiori tra Giorgia, consorte di Mario, ed Anastasia, consorte di Felice, la serata si è conclusa con il taglio della torta nella quale campeggiava il logo del Centenario del Lions Club International con il motto che ne caratterizza l’attività: “Dove c’è un bisogno, lì c’è un Lion”.
Partecipanti 150, dei quali 59 Soci effettivi (pari al 57%), 1 socio onorario
Saluto del Presidente Mario Boccaccini
Carissime Socie e Carissimi Soci,
Vi porgo i più cari saluti e l'augurio di passare una buona estate. Vi prego di estendere il mio saluto ed i miei auguri alle vostre mogli ed ai vostri mariti, ai figli, ai nipoti ed a tutti i vostri cari.
Quando il Club mi ha chiesto di fare il Presidente per l'anno in cui ricorre il centenario del Lionismo, sono rimasto sorpreso che la scelta potesse cadere su chi, come me, non era certamente stato un assiduo frequentatore delle tante iniziative del Lions Club Ravenna Host. Ne chiesi perciò la ragione e mi risposero che non mi ero mai tirato indietro nelle occasioni in cui il Club mi aveva fatto qualche richiesta di intervento.
Poi i responsabili della commissione mi dissero che mi stimavano e ritenevano che avrei potuto dare un contributo, in sostituzione di un amico socio che stimo molto, insieme a tutto il Club, anche se non poteva in quella circostanza garantire il tempo necessario per esercitare il più importante ruolo all'interno del Club stesso.
Non potevo tirarmi indietro ed ho pertanto accettato con un misto di curiosità e timore. Al momento del voto in assemblea mi sono mancati i voti di alcuni Soci. Non so chi fossero, ma sappiano che non nutro alcun risentimento perché, se hanno avuto dubbi sulla mia idoneità, io ne avevo più di loro. Però, dopo un anno, so di aver fatto bene ad accettare e spero di avere fatto cambiare idea almeno ad uno dei voti contrari, senza deludere la maggioranza che mi aveva votato.
Di certo sono stato molto sostenuto e ringrazio per questo gli amici del Consiglio Direttivo ed i numerosi soci che mi hanno suggerito iniziative e coadiuvato nel metterle in atto. Dal Past Presidente Gianni Bendandi ho avuto un aiuto speciale, premuroso, competente e indulgente, insomma da amico, come Felice Samoré avrà certamente da me. Da Paolo Santelmo ho avuto un grande ed instancabile " Service" per cui meriterebbe grande onore, se non fosse che possiede l'umiltà di lavorare sodo senza chiedere nulla per sé. Come io ricorderò quei fecondi 12 mesi, son certo che li ricorderà anche lui, seppur già impegnato come tesoriere con Felice.
Aiutate Felice. Lo dico anche se non è necessario, poiché a Felice Samoré non è mancato il sostegno elettorale di nessun socio e questo fatto lo pone in una condizione di serenità totale da subito. Ha raccolto la sfida, come ha sostenuto nella serata di chiusura, ma intendeva la sfida che i tanti bisogni insoddisfatti che la nostra società, che pure si vanta di essere giusta, moderna, colta, ricca e solidale, talora lascia vilmente senza risposta. Ovunque uno di questi bisogni viene preso in carico da un Lions o da un Lions Club, si trova il senso dei 100 anni che compiamo con attività di servizio umanitario. Come efficacemente ammoniva Madre Teresa di Calcutta, rivolgendo nobilmente la critica innanzitutto a sé stessa, anche il bene talora è afflitto dalla superbia, quando non soccombe nella codardia. Molti hanno sempre qualcosa di proprio da anteporre alla povertà o alla sofferenza degli altri, ma così è la natura degli uomini, che non si dividono tra chi è buono e "fatto bene" e chi è "fatto male". Il limite dell'uomo sta piuttosto nel non riuscire a vincere, almeno ogni tanto, il proprio egoismo. La sconfitta si annida nell' incapacità di trovare, e prima ancora di ricercare, lo spazio per un sacrificio utile agli altri. Noi Lions cerchiano di alzare lo sguardo e rivolgerlo con interesse verso ciò che ci circonda, capaci di riconoscere quando un servizio ci attende. Noi Lions siamo di questa specie, assolutamente normali, ma con il pensiero operoso di migliorarci per migliorare il mondo in cui viviamo. Eccellenti non siamo noi, ma le nostre azioni, ovvero i services nei quali mettiamo insieme le nostre esperienze, collegate dall'appartenenza al Lionismo Internazionale e dall'amicizia, coltivata nella convivialità. Questo è il senso delle nostre cene e dei nostri meeting, dei giochi fatti insieme e delle gite, come delle occasioni culturali e musicali coltivate insieme. Lo stare insieme è importante per conoscerci meglio e accendere un'amicizia creativa che si nutre delle piccole azioni positive che leniscono il bisogno e che da "piccoli uomini" ci trasformano, in quei momenti, in "grandi".
Un fraterno abbraccio a tutti
Vostro Mario