Premiazione Un Poster per la Pace
Data inizio: | 14-03-2014 | ||
Luogo: | Centro Congressi di Palazzo Corradini - Ravenna | Tipologia: | Service |
CONCORSO INTERNAZIONALE LIONS “UN POSTER PER LA PACE”
Venerdì, 14 marzo al Centro congressi di palazzo Corradini, in largo Firenze, si è svolta la cerimonia di premiazione, aperta al pubblico e organizzata con il patrocinio del Comune, del Concorso Internazionale “Un poster per la pace”, promosso ogni anno anche a Ravenna dai Club Lions Ravenna Host e Ravenna Dante Alighieri.
L’iniziativa, che incoraggia i giovani di tutto il mondo a esprimere artisticamente il proprio concetto di pace, ha avuto come tema, per l’anno sociale 2013 – 2014, “Il nostro mondo, il nostro futuro” ed è stata aperta, come negli anni trascorsi, a studenti ipovedenti che hanno partecipato con un saggio breve in lingua inglese.
Al concorso hanno preso parte 1.140 studenti di nove scuole secondarie di primo grado di Ravenna: San Pier Damiano, San Vincenzo De’ Paoli, Enrico Mattei, Don Minzoni, Mario Montanari, Guido Novello, Ricci Muratori, Istituto Tavelli, Manara Valgimigli.
Per ogni scuola sono stati selezionati i tre poster più significativi in relazione al tema del concorso ed i relativi autori, unitamente ai dirigenti scolastici degli istituti di appartenenza ed ai relativi docenti, sono stati premiati appunto venerdì mattina.
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre ad una nutrita rappresentanza di studenti degli istituti scolastici partecipanti al concorso, il sindaco Fabrizio Matteucci, l’assessore alla Cultura, pubblica istruzione e infanzia, istruzione superiore e formazione professionale Ouidad Bakkali, il governatore del Distretto Lions 108 A, Raffaele Di Vito, il 1° Vice Governatore, Nicola Nacchia, il Presidente di Zona, Paolo Santelmo, i presidenti del Lions Club Ravenna Host, Giovanni Rossato, e Ravenna Dante Alighieri, Ermanno Calderoni e molti soci dei due Club.
A tutti gli istituti scolastici che hanno preso parte al concorso ed agli studenti classificati ai primi tre posti di ogni istituto, oltre ad un attestato, è stato conferito, da parte del Club Sponsor, un premio in denaro, per l’Istituto scolastico, ed in buoni acquisto di materiale didattico e di cancelleria per gli studenti.
Al concorso ha preso parte, quest’anno, anche uno studente ipovedente dell’istituto Don Minzoni, Abdulraheem Shuaib, il cui saggio breve si è classificato al primo posto a livello nazionale e che ha ricevuto direttamente dalle mani del governatore distrettuale Raffaele Di Vito il premio speciale del distretto 108 A consistente in un Tablet appositamente realizzato per l’utilizzo da parte di chi ha gravi problemi di vista.
Al termine della premiazione è stato offerto un buffet realizzato con la collaborazione del sindacato panificatori artigiani della provincia di Ravenna e servito da Soci Lions dei due Club organizzatori.
Qui di seguito la traduzione in italiano del saggio breve di Abdulraheem Shuaib che si è classificato al primo posto a livello nazionale.
Mi chiamo Abdulraheem e sono nato in Libia nel 2000, all’ospedale di Tripoli. Nato prematuro, ho riportato conseguenze fisiche per cui fino a 5 anni non riuscivo a muovermi. Per andare da un posto all’altro rotolavo. Per fortuna, nel 2005, partii dalla Libia per venire in Italia. Qui, mi fecero un intervento ai tendini per allungarli in modo che io potessi camminare. Dopo qualche mese ho avuto il distacco della retina all’occhio sinistro. Sono stato operato un paio di volte, ma ormai era tardi: avevo perso l’occhio completamente. Ricordo che quando uscii dalla sala operatoria pensai “per fortuna ho un altro occhio da cui vederci “. Dopo due anni successe la stessa cosa all’occhio destro, mi ricordo che in seconda elementare mi è diminuita la vista e i dottori dissero che non si poteva fare più di così. Da li in poi passai un anno tranquillo, senza fastidi. Venivo visitato ogni sei mesi. All’improvviso, in terza elementare, ero nel salotto di casa mia e tutto ad un tratto non ci vedevo più.
Mi allarmai e chiamai mia madre. Mi portò subito all’ospedale, avevo avuto un altro distacco di retina . Mi fecero un altro intervento ma la vista da quell’occhio diminuiva sempre di più. Dopo essere uscito dalla sala operatoria, sono entrato in coma perché era entrata dell’acqua nei polmoni.
Mia mamma si agitò, chiamò subito mio padre e mio zio e poi telefonò al nonno in Libia che cercò di tranquillizzarla.
Quando ero nella sala di rianimazione a Ravenna, per primo entrò a visitarmi mio zio Salem, poi entrò mio padre a vedere come stavo.
Dopo un paio d’ore venne mia madre per vedere le mie condizioni. Lei mi chiese “come stai?” non sapendo che ero sveglio. Io ero intubato e non riuscivo a risponderle, allora lei mi disse “se stai bene rispondimi con la testa” e io le risposi muovendo la testa. Dopo 16 ore mi fecero uscire dalla sala di rianimazione e mi fecero trascorrere qualche settimana in ospedale, poi ritornai a casa. I miei fratelli erano felici di vedermi e mi accolsero caldamente. Da quell’esperienza ho capito che dovevo mantenere in salute l’occhio destro perché ora sapevo cosa significava buio totale.
Adesso frequento la terza media e so che quest’anno sarà più difficile degli altri anni scolastici, perché c’è l’esame. Ho dei compagni di classe e degli insegnanti molto buoni e generosi con me e mi dispiace che questo sia l’ultimo anno che trascorreremo tutti insieme.
Alla fine di quest’ anno mi iscriverò al liceo linguistico, ma non sono molto bravo in inglese , sono più bravo in spagnolo. Ho intenzione di studiare molte lingue per poter girare il mondo. Magari trovarmi un lavoro in Germania dopo aver imparato il tedesco. Questo è il posto che vorrei per me quando penso al nostro mondo e al nostro futuro.
Abdulraheem Shuaib