Geopolitica della nuova Russia - Rel. Gen. Massimo Iacopi
Data inizio: | 10-02-2014 | ||
Luogo: | Ristorante Marchesini - Ravenna | Tipologia: | Meeting |
Meeting 10 del 10.02.2014
“Geopolitica della nuova Russia”
Relatore : Gen. Massimo Iacopi
La Russia, superpotenza ed impero declassato, paese europeo ed asiatico, economia di rendita ed alta tecnologia, resta ancora oggi un enigma.
Dopo il catastrofico periodo degli anni 1980-1990 la Russia si è ritrovata entro le sue frontiere del 17° secolo, prima del Trattato di Perejaslav e l’unione con l’Ukraina del 1654. Il crollo è stato indubbiamente pauroso, ma la fase attuale sembra orientata verso un periodo di recupero sulla scena internazionale. Per i Russi si tratta, in primo luogo di rialzare la testa dopo un decennio di umiliazioni, in secondo luogo di contrastare il declino che è legato alla sua demografia ed alla sua economia e da ultimo riprendere le forze in un mondo, con pochi alleati affidabili. La sua azione è condizionata geograficamente da tre obiettivi: mantenere l’unità delle terre rimastegli (compito difficile in un contesto in cui il 20% sono allogeni); assicurare la sicurezza delle sue frontiere, cercando di far rimanere nell’orbita russa le vecchie repubbliche sovietiche, utilizzando le minoranze russe al di fuori della federazione e gli oleodotti. La Russia in questo campo reagisce con forza ad ogni tentativo di intrusione occidentale all’Est, lavorando separatamente sugli attori europei e si predispone a ribattere alle mire cinesi in Siberia. Recuperare il suo rango mondiale, riesumando, per quanto possibile, la politica dei “mari caldi”, valorizzando importanza delle enclavi di Kaliningrad, della Transnistria e la concessione del porto di Sebastopoli (punto vitale). Con il BRICS (Brasile, Russia, India, cina e Sud Africa), la Russia rinnova la sua ex politica terzomondista, polarizzando intorno a sé i paesi emergenti e facendosi paladina attenta e cavillosa delle sovranità nazionali, specie in SIRIA dopo la fallimentare esperienza di democratizzazione della LIBIA.
In definitiva la Russia, già in fase di recupero, dispone di tre armi “assolute”, di cui, però, non può abusare: le materie prime ed, in special modo, gli idrocarburi; l’arma nucleare, anche se il possibile spiegamento dello scudo anti missile americano la obbliga a delle spese supplementari ed all’ammodernamento del suo arsenale; il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, uno strumento, molto efficace da usare con attenzione e senza abusarne, perché potrebbe portare all’isolamento .
In definitiva la Russia, per le sue caratteristiche, rappresenta una nazione polimorfa, capace di adattarsi a tutte le situazioni, potendosi schierare con i paesi emergenti o con quelli più sviluppati, ma anche fra i contestatori dell’ordine stabilito. Proprio per tutte queste caratteristiche geografiche e politiche costituisce, secondo la formula di Churchill, “un enigma circondato di un mistero nascosto in un segreto”.
Partecipanti 59 dei quali 43 Soci (pari al 43 %)